GUIDO CANELLA
Architetto, accademico dal 1989
Nasce nel 1931 a Bucarest, muore nel 2009 a Milano. Si laurea alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano nel 1959. Nel 1960 inizia l'attività di insegnamento con Giuseppe Samonà all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia, dove insegna a varie riprese. Nel 1962 inizia con Ernesto Nathan Rogers l’attività di insegnamento al Politecnico di Milano, dove dal 1970 è ordinario di Composizione Architettonica. Dal 1997 insegna alla Facoltà di Architettura di Milano-Bovisa. Dal 1979 al 1982 è Membro della Giunta Esecutiva della XVI Triennale di Milano. Dirige: la collana “Architettura e città” per la Dedalo libri di Bari (1966-1981); la rivista bimestrale di architettura e urbanistica “Hinterland” (1977-1985); la nuova serie di “Zodiac”, semestrale internazionale di architettura contemporanea (1989-2001). Dal 1979 al 1982 fa parte della giunta esecutiva della XVI Triennale di Milano. Membro del comitato scientifico del Gruppo Nazionale di Architettura del CNR. Riceve nel 1969 il Premio Nazionale INARCH per l’architettura e nel 1995 il premio CICA (Comitato Internazionale dei Critici di Architettura) alla VI Biennale di Architettura a Buenos Aires. Tra le principali realizzazioni: Centri civici a Segrate (1963-1966) a Pieve Emanuele (1971-1978) a Pioltello (1976-1980) a Monte d’Ago (1984-1992); Complessi scolastici a Opera (1974-1976) a Cesano Boscone (1975-1982) a Parma (1985-90); Complessi parrocchiali a Pieve Emanuele (1972-1981) a Peschiera Borromeo (1987-1992); Uffici giudiziari ad Ancona (1975-1986) a Legnano (1980-1982); Case unifamiliari a Meina (1973-1976) a Barialto, Casamassima (1991); Quartieri residenziali IACP a Bollate (1974-1981) a Peschiera Borromeo (1982-1983); Complessi residenziali in via Farini, Milano (1968-1970); ristrutturazione e ampliamento dell’ex Museo Faraggiana in Centro studi per il disegno, Meina (1997). Tra le mostre: “Un’idea di teatro” alla A.A.M. Architettura Arte Moderna a cura di Francesco Moschini (Roma, 1980); “Guido Canella: l’architettura per l’hinterland milanese” (Milano, 2002); “Guido Canella. Sulla composizione architettonica e sui progetti” (Milano, 2003); “Guido, i’vorrei che tu Carlo ed io fossimo presi per incantamento...”, opere, progetti e documenti originali di Carlo Aymonino, Guido Canella e Aldo Rossi, fotografie di Gabriele Basilico, a cura di Francesco Moschini alla A.A.M. Architettura Arte Moderna (Roma, 2009). Membro dell’Accademia Nazionale di San Luca dal 1989 e Presidente nel biennio 2007/2008.
Link interni:
L'Accademia è strutturata nelle tre classi di pittura, scultura e architettura, equamente rappresentate nei raggruppamenti degli Accademici Nazionali e Stranieri.
I novanta Accademici Nazionali sono eletti fra i pittori, gli scultori e gli architetti italiani.
I trenta Accademici Stranieri sono eletti fra gli artisti e gli architetti ovunque residenti. Alle tre classi si aggiungono quelle dei Cultori e dei Benemeriti. I trentasei Accademici Cultori sono eletti fra gli studiosi dell'arte e dell’architettura di ogni nazionalità, venuti in particolare fama.
I ventiquattro Accademici Benemeriti sono eletti fra le persone di ogni nazionalità, che si sono eccezionalmente distinte verso le arti e verso l'Accademia.
Complessivamente gli Accademici sono centottanta. La massima carica dell'Accademia, da sempre assegnata a rotazione a un esponente di ciascuna delle arti, fino agli statuti approvati nel 1812 era rappresentata da un Principe, affiancato nella sua attività istituzionale da due Consoli. L'ultimo Principe fu Antonio Canova. Dopo di lui, la carica fu modificata in Presidente.
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