Incontro
Che tutto abbraccia: incontro con Franco Cordelli
Lunedì 13 gennaio 2020 alle ore 17.30, presso Palazzo Carpegna, sede dell’Accademia Nazionale di San Luca, si terrà l’incontro “Che tutto abbraccia: incontro con Franco Cordelli”. Introdotti e coordinati da Francesco Moschini, Segretario Generale dell’Accademia Nazionale di San Luca, dialogheranno con Franco Cordelli: Oberdan Forlenza e Stefano Massini per il teatro, Valerio Caprara e Fabio Ferzetti per il cinema, Raffaele Manica e Massimo Onofri per la letteratura.
Lo spunto di conversazione sarà la raccolta di saggi che Edizioni Theoria ha pubblicato in un’esaustiva silloge di articoli scritti da Franco Cordelli dal 2003 a oggi raccolti in un’opera unitaria di due volumi. Qual è il mondo letterario di Cordelli? I mondi altrui. Qual è il motore del mondo? Il sentimento della vita. Il mondo scintillante è una sorta di Binge watching, un fruire consecutivo di una lettura senza sosta che, come il testo, è in continuo divenire nella costante ricerca di una qualità della “prosa”. È un mondo abitato da quegli scrittori arrivati alla fine del XX secolo da altri mondi e con altri temi, scrittori che rappresentano forze parallele al vecchio baricentro europeo e nordamericano.
Altra fonte di sollecitazione il libro Che tutto abbraccia. I giorni e i film (Falsopiano edizioni, 2019), una raccolta di scritti perduti e ritrovati come spesso perduta è la memoria dei registi (per la gran parte degli anni 70’) dei quali l’autore ci parla.
Infine Tre dialoghi sul teatro, di Franco Cordelli e Oberdan Forlenza (Casa editirice Cafoscarina, 2019). "Il teatro, in questo momento, è in due trappole. La prima è quella della organizzazione pubblica della materia in senso burocratico. L'altra è quella della decadenza culturale, e più specificamente teatrale".
Franco Cordelli (Roma, 1943) è scrittore, critico letterario e teatrale, già firma del quotidiano “Paese Sera”. Oggi collabora sia con il “Corriere della Sera” sia con “La Lettura”. Ha esordito nel 1973 con il romanzo Procida (Garzanti), riedito da Theoria nel 2018. Bibliografia: Il Poeta postumo (Lerici, 1978; nuova edizione a cura di Stefano Chiodi, Le Lettere, 2008); Le forze in campo (Garzanti, 1979 e Bur, 2010); I puri spiriti (Rizzoli, 1982); Proprietà perduta (Guanda, 1983; nuova edizione a cura di Andrea Cortellessa, 2016); Pinkerton (Mondadori, 1986); Guerre lontane (Einaudi 1990 e Theoria, 2018); Un inchino a terra (Einaudi, 1999); Il duca di Mantova (Rizzoli, 2004); La marea umana (Rizzoli, 2010); Una sostanza sottile (Einaudi, 2016). Quest’anno sono usciti per Theoria Un mondo antico e Il mondo scintillante, per Falsopiano Che tutto abbraccia e per Cafoscarina Tre dialoghi sul teatro.
di San Luca
"L'Accademia Nazionale di San Luca ha lo scopo di promuovere le arti e l’architettura, di onorare il merito di artisti e studiosi, eleggendoli nel Corpo accademico, di adoperarsi per la valorizzazione e la promozione delle arti e dell’architettura italiane." [Statuto 2005, art.1]
Il primo degli Statuti, voluto da Federico Zuccari, risale al 1593 e nel corso del Seicento, l'Accademia ha assunto come simbolo l'immagine di San Luca evangelista, pittore e protettore degli artisti.
Dal 1705 l'Accademia adotta come proprio emblema un triangolo equilatero, costituito da pennello, stecca e compasso, per esprimere la pari dignità ed unità delle tre arti: pittura, scultura ed architettura, sotto l'egida del disegno, come ribadito dal motto oraziano "aequa potestas" che lo accompagna. Nei secoli l'emblema accademico, pur sostanzialmente invariato, assume forme diverse fino alla trasformazione, nel 1934, con l'adozione di un medaglione con l'immagine di San Luca che dipinge, ancora oggi simbolo dell'istituzione accademica al pari del triangolo equilatero.
Il corpo accademico è articolato secondo le tre classi di pittura, scultura ed architettura ed è costituito complessivamente da novanta Accademici Nazionali, trenta Accademici Stranieri, trentasei Accademici Cultori, ventiquattro Accademici Benemeriti.
L'Accademia di San Luca, assunto il titolo di Insigne e Pontificia nel XIX secolo, diventa dal 1872 Accademia Reale e, dal 1948, Nazionale.
Seguendo la tradizione dell'Accademia, in base a quanto ribadito anche dagli ultimi statuti, l'Istituzione promuove diverse attività culturali finalizzate alla valorizzazione delle belle arti. Nell'ambito di tali iniziative vengono curati la pubblicazione di volumi relativi all'Accademia e alla sua storia e l'allestimento di mostre negli spazi espositivi. Le opere delle collezioni accademiche (dipinti, sculture, disegni ed altro) sono restaurate e concesse in prestito in occasione di mostre nazionali ed internazionali.
Le sale accademiche sono utilizzate anche per la presentazione di libri e per lo svolgimento di conferenze e convegni. Particolare attenzione viene rivolta dall'Accademia ai giovani artisti e ai giovani studiosi mediante il conferimento di premi e borse di studio.
Accademia Nazionale di San Luca
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Responsabile e coordinatore Francesco Moschini
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