Stato di conservazione
Il dipinto si presentava in mediocre stato di conservazione in quanto la superficie pittorica risultava coperta da uno spesso strato di vernici ingiallite ed ossidate che avevano catalizzato ed inglobato il particellato grasso. Al di sotto di tale strato si notavano numerose ridipinture in parte alterate che coprivano parzialmente le estese abrasioni della pellicola pittorica. Le zone più abrase erano sicuramente i fondi (in particolare la metà sinistra del quadro), i capelli e lo sbuffo della manica verde in primo piano. Nelle zone abrase si poteva facilmente intravedere sia la preparazione di base che la trama della tela. Al contrario, gl’incarnati ed il vestito bianco si presentavano in buono stato di conservazione. Era presente, inoltre, una piccola caduta di colore con andamento verticale al centro del bordo inferiore, causata dalla pressione esercitata da una bitta caduta dal retro ed infilatasi tra le tele ed il montante inferiore del telaio.
Il telaio di legno a struttura espandibile non è quello originale, ma è di restauro, mentre la tela originale risulta foderata con colla organica (colla di pasta) e con tela di tipo “pattina”. Sia il telaio che la rifoderatura appaiono in buono stato ed ancora idonei. Prima dell’intervento, due bitte erano cadute dal loro alloggiamento e si erano incastrate tra le tele ed il montante inferiore del telaio unitamente ad alcuni piccoli frammenti d’intonaco che spingevano sul davanti.
La cornice non è sicuramente la sua originale in quanto di dimensioni visibilmente maggiori ed in quanto sul retro della stessa si legge “Gaulli”. L’opera era pericolosamente inserita nella cornice poichè tendeva a cadere in avanti essendo più piccola di dimensioni ed uscendo quindi facilmente dalla luce della cornice ed inoltre era assicurata a quest’ultima tramite un vecchio nastro adesivo in parte scollato.
Intervento di restauro
L’intervento di restauro ha contemplato la fase estetica dato che il supporto versava in buone condizioni di conservazione e si è articolato come segue:
La cornice è stata restaurata unitamente al dipinto. Lo spesso strato di sporco composto da vecchi fissativi e da particellato grasso è stato rimosso a tampone con acqua addizionata da colla di coniglio; si è proceduto ad una revisione ed incollaggio della struttura lignea e delle parti distaccate; si è proseguito con la stuccatura delle lacune ed alla ridoratura con foglia d’oro zecchino stesa sulle zone molto abrase (come tutto il montante inferiore) e sulle stuccature, mentre piccole abrasioni e lacune si sono ritoccate con colori a tempera similoro; in fine si sono chiusi i buchi di sfarfallamento dei tarli con cera d’api e protetta la superficie dorata con cera d’api tirata a lucido.
* L'opera è stata restaurata in occasione della mostra “Ritratto e figura. Dipinti da Rubens a Cades” inauguratasi nella città di Cavallino in provincia di Lecce (vedi)
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